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Oggetto: Linee tematiche generali della LEGGE 1 ottobre 2024, n. 150 “Revisione della disciplina in materia di valutazione delle studentesse e degli studenti, di tutela dell'autorevolezza del personale scolastico nonche' di indirizzi scolastici differenziati”
Il 16 ottobre 2024 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 243 del 16/10/2024 la LEGGE 1 ottobre 2024, n. 150 “Revisione della disciplina in materia di valutazione delle studentesse e degli studenti, di tutela dell'autorevolezza del personale scolastico nonche' di indirizzi scolastici differenziati”, composta di soli 3 articoli.
Per opportuna conoscenza e approfondimento da parte degli Organi collegiali corre l’obbligo di offrire un quadro sintetico delle sue linee tematiche generali.
Per quanto riguarda le disposizioni in materia di valutazione sono apportate modificazioni al decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62 e altre richiederanno una modifica al DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 22 giugno 2009, n. 122 “Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia, ai sensi degli articoli 2 e 3 del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169”.
Valutazione di educazione civica
A decorrere dall'anno scolastico 2024/2025, la valutazione periodica e finale degli apprendimenti, ivi compreso l'insegnamento di educazione civica, delle alunne e degli alunni delle classi della scuola primaria e' espressa con giudizi sintetici correlati alla descrizione dei livelli di apprendimento raggiunti.
Valutazione del comportamento
La valutazione del comportamento dell'alunna e dell'alunno della scuola primaria e' espressa collegialmente dai docenti con un giudizio sintetico riportato nel documento di valutazione, secondo quanto previsto dall'articolo 1, commi 3 e 4.
Per le alunne e gli alunni della scuola secondaria di primo grado, la valutazione del comportamento e' espressa in decimi, fermo restando quanto previsto dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249.
Se la valutazione del comportamento e' inferiore a sei decimi, il consiglio di classe delibera la non ammissione alla classe successiva o all'esame di Stato conclusivo del percorso di studi.
Si conferisce maggiore peso al voto di comportamento della studentessa e dello studente nella valutazione complessiva, riferito all'intero anno scolastico, in particolar modo in presenza di atti violenti o di aggressione nei confronti del personale scolastico nonche' delle studentesse e degli studenti.
La valutazione e' effettuata collegialmente dai docenti contitolari della classe ovvero dal consiglio di classe. I docenti che svolgono insegnamenti curricolari per gruppi di alunne e di alunni, i docenti incaricati dell'insegnamento della religione cattolica e di attivita' alternative all'insegnamento della religione cattolica partecipano alla valutazione delle alunne e degli alunni che si avvalgono dei suddetti insegnamenti. La valutazione e' integrata dalla descrizione del processo e del livello globale di sviluppo degli apprendimenti raggiunto.
Tempistiche
Per definire le modalità e le tempistiche di attuazione della riforma, il Ministero dell’Istruzione e del Merito emanerà un’apposita ordinanza. Il provvedimento ministeriale fornirà indicazioni operative alle scuole, al fine di garantire un’applicazione uniforme e coerente delle nuove disposizioni su tutto il territorio nazionale.
Indirizzi differenziati-Montessori
Tra le altre misure anche l’estensione del metodo Montessori alle scuole secondarie di primo grado a partire dal 2025-2026. Un provvedimento che amplia l’offerta formativa del primo ciclo di istruzione, offrendo nuove opportunità agli studenti e alle famiglie.
Le scuole interessate potranno richiedere l’istituzione di classi Montessori nella secondaria di primo grado, nel rispetto dei principi e dei criteri metodologici definiti sulla base dell’esperienza della sperimentazione triennale avviata dal Ministero dell’Istruzione nel 2021.
Per garantire la qualità dell’offerta formativa, la legge prevede requisiti specifici per le scuole: la presenza di un ciclo completo di scuola primaria Montessori, un tempo scuola prolungato con servizio mensa, laboratori e ambienti adeguati alle attività didattiche e l’assegnazione di organico aggiuntivo.
Prevista l’istituzione di corsi di differenziazione didattica per la specializzazione nell’insegnamento con metodo Montessori nella secondaria di primo grado. I docenti che conseguiranno la specializzazione saranno inseriti in elenchi dedicati, utilizzati per le assunzioni a tempo indeterminato e determinato nelle classi Montessori. Una misura che punta a garantire la professionalità e la competenza degli insegnanti che opereranno in questo innovativo contesto educativo.
Roma 18 ottobre 2024
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Carmine Iannicelli