Lunedì, 29 maggio u.s. le nostre classi V A e la prima media si sono misurate con il primo approccio con un progetto, co-finanziato dal Programma ERASMUS+ dell’Unione Europea, dal titolo: CT app, Computational Thinking App – Teachingstudents computational thinking through a mobile application – 2020-2023.
Si tratta della sperimentazione di un’app che si propone di educare al problem solving, ma al contempo divertendo e insegnando ai ragazzi a creare i propri contenuti, utili all’apprendimento (serious games). Infatti, il pensiero computazionale si può definire una competenza trasversale, un processo di problem solving utile in qualsiasi contesto, da applicare e coltivare in modo interdisciplinare: la capacità di programmare può coinvolgere attivamente gli studenti, non più meri fruitori delle tecnologie, ma costruttori attivi e consapevoli del proprio potenziale creativo secondo i principi montessoriani.
Scopo del progetto è appunto quello di diffondere negli allievi, sia delle scuole primarie che secondarie, l’apprendimento delle Computational Thinking Skills. Il progetto è esteso in diversi Paesi tra cui, oltre l’Italia, la Polonia, Cipro, la Grecia e l’inghilterra.
Atmosfera di festa tra gli incuriositi ragazzi, che hanno imparato a conoscere questa realtà sotto gli occhi vigili delle docenti e degli esperti, guidati dalla dott. Cristina Fregenese.